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Mestruazioni emorragiche: guida completa e semplice su cause, sintomi, diagnosi e soluzioni​

Mestruazioni emorragiche

Mestruazioni emorragiche: guida completa e semplice su cause, sintomi, diagnosi e soluzioni

Le mestruazioni emorragiche non sono “solo un ciclo un po’ più forte”: quando il flusso è così abbondante o prolungato da interferire con le attività quotidiane, con l’energia o con il benessere emotivo, è un campanello d’allarme che merita attenzione. In questa guida pratica e affidabile trovi tutto: significato dei principali termini (menorragia, ipermenorrea…), sintomi correlati (dall’anemia da carenza di ferro alla stanchezza), cause possibili (fibromi, polipi, endometriosi, problemi ormonali, disturbi della coagulazione), diagnosi e monitoraggio, trattamenti farmacologici e chirurgici, e consigli concreti per gestire il cosiddetto ciclo emorragico in modo informato e sereno.

Mestruazioni emorragiche: definizione semplice e sinonimi utili

Nel linguaggio comune e medico potresti incontrare termini diversi per indicare un sanguinamento mestruale eccessivo:

  • Menorragia: ciclo molto abbondante e/o prolungato che impatta sulla qualità di vita. È il termine più usato in medicina per indicare heavy menstrual bleeding.

  • Ipermenorrea: spesso usata come sinonimo di menorragia per indicare flussi eccezionalmente abbondanti e ricorrenti.

  • Flusso mestruale abbondante / ciclo mestruale abbondante / emorragia ciclo / ciclo emorragico: espressioni equivalenti nel parlato che descrivono la stessa condizione.

  • Nella classificazione moderna dei disturbi del sanguinamento uterino (AUB, Abnormal Uterine Bleeding), si preferisce parlare di heavy menstrual bleeding rispetto a termini più generici o imprecisi. 

Come capire se il flusso è “troppo”? Indicativamente lo è quando:

  • dura oltre 7 giorni,

  • devi cambiare assorbente o tampone ogni 1–2 ore,

  • compaiono coaguli di sangue frequenti,

  • il sanguinamento limita lavoro, scuola, sport o sonno.

Sintomi correlati alle mestruazioni emorragiche: non c’è solo il sangue

Le mestruazioni emorragiche raramente vengono da sole. Possono accompagnarsi a:

Anemia da carenza di ferro

Perdere molto sangue ogni mese può esaurire le riserve di ferro e causare anemia con stanchezza, pallore, fiato corto, vertigini, mal di testa e cali di concentrazione. Un semplice emocromo con ferritina può confermare il sospetto.

Stanchezza e affaticamento

La sensazione di essere “svuotate” è comune: se il flusso è eccessivo, il corpo spende energia per compensare, e l’anemia peggiora l’affaticamento.

Crampi mestruali intensi e dolore pelvico

Le contrazioni dell’utero durante un ciclo mestruale abbondante possono essere più dolorose, specie in presenza di fibromi o adenomiosi.

Coaguli di sangue nel flusso

La presenza di coaguli (i “grumi”) è frequente quando la quantità è elevata e il sangue ristagna: non è per forza pericoloso, ma va valutato se è abituale o importante.

Ciclo mestruale irregolare

Flussi lunghi alternati a tempi d’attesa irregolari tra un ciclo e l’altro possono indicare squilibri ormonali o disfunzione ovulatoria.

Le cause delle mestruazioni emorragiche: dalla struttura agli ormoni

Nella pratica clinica si usa la classificazione FIGO PALM-COEIN per ordinare le cause del sanguinamento uterino anomalo (AUB), distinguendo quelle strutturali (PALM: Polipi, Adenomiosi, Leiomiomi/fibromi, Malignità/iperplasia) da quelle non strutturali (COEIN: Coagulopatie, Ovulatory dysfunction/disfunzione ovulatoria, Endometriale, Iatrogena, Non classificata). È un framework utile anche quando parliamo nello specifico di mestruazioni emorragiche.

Cause strutturali

  • Fibromi uterini: tumori benigni nell’utero che possono provocare sanguinamenti abbondanti. 

  • Polipi endometriali: piccole escrescenze nel rivestimento uterino. 

  • Endometriosi: tessuto simile a quello uterino che si trova al di fuori dell’utero e provoca infiammazione, dolore e spesso mestruazioni abbondanti. 

  • Adenomiosi: quando il tessuto dell’endometrio invade la parete muscolare dell’utero.

Cause non strutturali o sistemiche

  • Squilibri ormonali tra estrogeni e progesterone, inclusa disfunzione ovulatoria.

  • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). 

  • Disfunzione tiroidea: iper- o ipotiroidismo.

  • Problemi di coagulazione (come la malattia di von Willebrand). 

  • Effetti di farmaci (anticoagulanti) o altri trattamenti che possono aumentare il flusso.

Diagnosi e monitoraggio delle mestruazioni emorragiche

Quando il flusso mestruale diventa eccessivo, il primo passo è parlarne con il ginecologo. Tenere un piccolo diario, annotando durata, quantità del flusso e sintomi come dolore o stanchezza, può aiutare a descrivere meglio il problema.

 Durante la visita, il medico può consigliare un’ecografia pelvica per verificare la presenza di fibromi o polipi e, se necessario, un’isteroscopia per osservare direttamente l’interno dell’utero. 

Gli esami del sangue, come emocromo e ferritina, servono a valutare l’eventuale anemia da carenza di ferro, mentre i dosaggi ormonali o i test di coagulazione aiutano a chiarire altre possibili cause.

Trattamenti e rimedi

Il trattamento dipende dall’origine del disturbo e dalla sua gravità. Spesso si parte con i farmaci: i FANS riducono dolore e flusso, mentre l’acido tranexamico o la pillola anticoncezionale possono regolarizzare e contenere il sanguinamento.

Un’alternativa efficace è lo IUD medicato al progesterone, che agisce direttamente sull’endometrio. Nei casi in cui queste terapie non bastino, si può valutare un intervento mirato, ad esempio la rimozione di polipi o fibromi tramite isteroscopia, oppure l’ablazione endometriale

L’isterectomia, cioè la rimozione dell’utero, rimane invece una scelta estrema, riservata alle situazioni più gravi. Se è presente anemia, il medico può prescrivere integratori di ferro per recuperare energie e benessere.

Come può darti una mano GAPCLINICS

Le mestruazioni emorragiche non devono essere vissute come un tabù o un problema da sopportare in silenzio. 

Con una corretta diagnosi, è possibile individuare le cause, monitorare la situazione e scegliere il trattamento più adatto. 

Se sospetti che il tuo flusso sia troppo abbondante — specialmente se si associano sintomi come anemia, dolore forte o impatto sulla vita quotidiana — parlarne con il ginecologo è il primo passo per migliorare la qualità della tua salute e benessere

Presso GAPCLINICS, ogni percorso  è accompagnato da un’équipe multidisciplinare che ti aiuta a guarire.Il primo passo verso un cambiamento profondo e duraturo inizia da te.

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